lunedì 11 maggio 2015

- Melloblocco 2015 -


Eccomi per il secondo anno all'appuntamento del Melloblocco, avevo tanta voglia di venire, per poter scalare in questa stupenda valle, per incontrare nuovi e vecchi amici, per scalare con loro, e per divertirmi il più possibile.
Arrivo il primo giorno del raduno, giovedì. Ad aspettarmi c'è tutta l'umidità lasciata dal temporale notturno, per cui cerco di capire dove poter scalare e su che massi dirigere le mie ricerche.
La prima linea di "gara" è un lungo traverso con un dinamico alla fine: "smetto quando voglio". A provare il blocco ci sono anche le atlete Marmot, per cui mi unisco a loro. Dopo un primo tentativo andato male al lancio, mi riposo, capisco come farlo e poi riparto, faccio bene tutto il traverso, e inaspettatamente riesco a chiudere con facilità il blocco, con un pò di paura nella placca di uscita. Aléé...il primo blocco è andato!!!


 
 

Mi sento in forma, il clima è ottimo e decido quindi di andare a provare una seconda linea, "Dream grotto". Si trova in una grotta buia e molto caratteristica, con una linea che conta circa 20 movimenti. Anche in questo caso ho la possibilità di scalare e di scambiare consigli insieme a forti scalatrici, come Barbara Zangerl, Caroline Sinno, ecc.... Mi stimola molto questa "condivione" del blocco, mi piace confrontarmi, guardare altri stili di scalata, o semplicemente cercare di abbozzare due parole in inglese per scambiare le proprie impressioni.
Dopo qualche tentativo, riesco a chiudere anche questo, dandomi la carica per andare a provare il terzo blocco della giornata.



Mi dirigo verso l'area di Visido dove mi hanno detto esserci un blocco non tanto duro, per poter concludere al meglio la giornata. Con una bella mezz'ora di cammino, trovo il masso. Sembra molto bello, una prua strapiombante con prese buone, con una ribalta finale in placca con piccole tacche.
Mi preparo, leggo bene i movimenti, osservo gli altri...e riesco a salire flash questa stupenda linea!!
Si conclude così la prima intensa giornata, sono davvero stanca, non tanto per la scalata, quanto per gli spostamenti chilometrici tra i blocchi.

Venerdì. Apro gli occhi e scorgo fuori dalla finestra una coltre di nuvole, non riesco a capire se piove, ma il rumore di gocce non lascia dubbi...pioggia, pioggia e ancora pioggia! Mi toccherà un giorno di riposo! La giornata trascorre lenta tra l'albergo e il "Centro della Montagna", guardando le varie sfide di sospensioni, fessure a incastro e tutte le più stravaganti attività inventate.

Tutt'altra storia per sabato, cielo terso, aria frizzante e tanto tanto sole. Tuttavia tutta l'acqua del giorno prima ha lasciato quasi tutti i massi bagnati, per cui anche solo per scaldarmi devo fare la caccia al tesoro delle prese asciutte!! Insieme ad Elena Chiappa scegliamo un blocco asciutto da andare a provare, si tratta di una linea molto dura: "lista da piuma". Piccolo problema...il blocco non si trova, la mappa segna il masso in una determinata zona, ma non si trovano i soliti cartelli di legno ad indicare lo stradino, qualcuno deve averli fatti sparire!!! Dopo giri a vuoto, stradini presi a caso, telefonate e ricerche, troviamo finalmente un signore che ci indica la strada giusta. Al nostro arrivo troviamo le atlete Marmot a provare il blocco.




Proviamo per un pò i movimenti, fino ad accorgerci che uno è davvero troppo duro, e optiamo quindi per abbandonare la linea ed andare a provarne un altra nella zona del Sasso Remenno.
"Sega il crux", una linea su svasi, tacche e fessurine che conta di nuovo quasi 20 movimenti molto intensi. I primi tentativi fatico davvero tanto, i movimenti sono intensi, e proprio all'ultimo movimento una presa si sta bagnando dell'acqua che cola da sopra il masso. Dopo qualche giro arrivo in cima, ma purtoppo la presa è bagnata e non riesco a chiudere il blocco. Mi spiace davvero tanto, perchè se fossi arrivata un pò prima lo avrei sicuramente chiuso...peccato, sarà per il prossimo blocco!!!


 
 
Sotto il consiglio di Barbara mi dirigo verso la zona del campeggio, dove dovrei trovare "La zattera della medusa". Il masso è davvero bello, si trova al centro di un torrente, e lo divide esattamente in due. La base di caduta è ricavata da alcuni tronchi incastonati a formare una sorta di palafitta per mettere i pad. Fortunatamente ci sono tante ragazze a provarlo e quindi ci sono anche tanti bei materassi per cadere! Tuttavia non servono, infatti riesco a salire flash questa stupenda linea, portando a quattro i blocchi saliti.



La sera ricomincia a piovere, lasciando presagire una domenica umida. E' proprio così, l'ultima mattina di manifestazione mi accoglie con una leggera pioggerellina, che andrà via via scomparendo. Per non stare ferma vado comunque a provare l'unico blocco asciutto delle donne. Aimè l'uscita è bagnata e quindi non riesco a fare molto.
Concludo così il mio secondo Melloblocco, classificandomi quarta, con quattro blocchi chiusi. Come lo scorso anno sono stati quattro bellissimi giorni, sono soddisfatta (anche se potevo chiudere un altro blocco!!!), mi sono sentita bene, ho scalato, e ho vissuta un'altra bella esperienza insieme a tante persone che amano, come me, ciò che fanno!