Sto di nuovo viaggiando verso la Francia in compagnia di Pietro, direzione Rue des masques. Un mesetto fa mi ero trovata a mio agio su quel tipo di roccia molto particolare, il conglomerato, per cui questa volta ho deciso di alzare un pò il tiro e concentrarmi su "Racing in the street", 8b, un tiro non troppo lungo di forza/resistenza.
13 Luglio:
Arriviamo in falesia con un'ottima temperatura, tuttavia i giorni precendenti deve aver piovuto parecchio, e già nei tiri di riscaldamento troviamo molti buchi bagnati o umidi. Guardo bene il mio tiro, cerco di capirci qualcosa e faccio un primo giro di ricognizione e pulizia. Mi sembra di capire subito i singoli, tuttavia mi sento insicura nei moschettonaggi, complice anche l'umidità della roccia. Provo un secondo tentativo, ma mi ritrovo nella stessa situazione, difficoltà a moschettonare.
Per oggi va bene così, conservo la pelle e penso ai prossimi giorni.
14 Luglio:
Oggi la situazione è gia migliore, il leggero vento della notte sembra aver tolto un pò di umidità, per cui parto subito motivata per risolvere i problemi del giorno prima. Nel primo giro mi concentro per risolvere la sezione bassa con il moschettonaggio difficile, e riesco, facendo due resting fino in catena. Nel secondo giro miglioro ancora, ma non basta, c'è ancora il moschettonaggio quasi in cima che non capisco e mi ruba tante energie, per cui perdo un pò di fiducia, dato che mi sembra ancora difficile mettere tutto insieme. Tuttavia fisicamente mi sento bene, un pò stanca, ma molto reattiva e carica.
15 Luglio:
Ore 2.00 di notte: Pietro mi dice che non sta tanto bene, e anche io mi rendo conto che non riesco a dormire bene. Probabilmente abbiamo mangiato qualcosa che non dovevamo oppure abbiamo preso un colpo di freddo. Passiamo la notte a fissare il vuoto riuscendo a dormire in tutto un'oretta, per cui la mattina la decisione è una sola: giornata di relax, non c'è altra soluzione.
Andiamo a fare due passi in cima alla vallata di Ailefroide, un luogo bellissimo sovrastato da pareti di granito, con in cima la lingua di ghiaggio del Glacier Blanche, veramente spettacolare!
A cena un'ottima pasta in bianco, e poi una lunga dormita, in previsione dell'ultima giornata di scalata.
16 Luglio:
Scendiamo presto in falesia, un riscaldamento veloce e sono pronta
per il mio tiro. Le condizioni sembrano molto buone!! Arrivo al primo
moschettonaggio duro, lo moschettono con precisione millimetrica e mi
sento subito bene, proseguo nel tiro, non sbaglio niente fino
all'ultima sequenza dura, cerco di passare la corda in un rinvio che
avevo precedentemente allungato, ma spreco un sacco di energie, e
alla chiusura successiva manco la presa...tentativo fallito. Scendo
comunque soddisfatta perchè per la prima volta ho la certezza di
poterlo chiudere!!!!
Mi riposo bene e riparto, per la seconda volta tutto bene, ma di
nuovo non ho abbastanza energia per concludere bene l'ultima
sequenza.
Decido di fare l'ultimo tentativo, sto ferma un pò e intanto
faccio sicura a Pietro che finalmente chiude il suo progetto, e forse
questo mi da ancora più carica.
Sono pronta, questo sarà l'ultima chance della vacanza, parto
decisa, scalo veloce la prima parte, riesco a essere precisa ed
efficace e mi ritrovo nell'ultima sezione con gli avambracci gonfi di
acido lattico. Come avevo deciso precedentemente, salto il
moschettonaggio, per passarlo poi dopo i movimenti duri, con l'unico
rischio di cadere un pò di piu!! La decisione è giusta, e,
rischiando di cadere ad ogni presa, sono al riposo...non ci posso
credere! Cerco ogni possibile posizione per sghisare gli avambracci,
che impiegano quasi 4 minuti a ritrovare una "semi-normalità",
a quel punto seguo le ultime prese... e... SONO IN CATENA!!
Incredibile, ho chiuso il mio primo 8b,so bene che il grado non è la
cosa principale, ma è comunque un punto fondamentale per capire
quanto si sposta il proprio limite in là...sempre più in là; le
emozioni che provo sono inspiegabili, ma sono certa che racchiudono
tutto ciò che io vedo nell'arrampicata...il mio mondo!!!
Ecco qui il mio video: