giovedì 20 novembre 2014

- Cambio di stagione tra roccia e resina -


Di quest'estate non rimane che un "umido" ricordo, una stagione inusuale, con tanta tanta pioggia e umidità nelle nostre zone, che mi ha obbligata a fare parecchi km per cercare le tanto sospirate buone condizioni, oppure a sfruttare le poche giornate belle dalle nostre parti. Ora è il momento di settembre, e delle ultime scalate libere su settimana, prima dell'inizio della scuola.
Voglio assolutamente chiudere i conti con un tiro nella falesia di Revers (Valrgrisenche), un piccolo "cubo" di roccia. Il tiro in questione è "Anche i tacchini sono come le manguste", gradato 8a. E' una linea, a mio parere molto bella, leggermente strapiombante, con tante tacche da strizzare e un passo a tre quarti di via con una chiusura su microtacca. Avevo tentato 3 giri un mesetto prima, cadendo proprio nel singolo duro, lasciandomi l'amaro in bocca...e tanta voglia di chiuderlo!!


Dopo uno strano riscaldamento su una simpatica placca di aderenza, e un ripasso veloce della via, sono pronta a partire...come tante volte mi complico la vita in partenza, ma mi trovo comunque agevolmente al riposo prima del blocco, do due sghisate e prendo la microtacca...la strizzo come si deve, con l'altra mano mi aiuto con un rovescino di pollice "disegnato", chiudo delicata...e sono alla presa successiva. Ancora un paio di bloccaggi e moschettono la catena soddisfatta.




"Anche i tacchini sono come le manguste", 8a. Ph. Pietro Tribuzio

Passo poi qualche tardo pomeriggio a scalare su blocchi nelle mie zone, consapevole delle temperature ancora troppo alte, ma giusto per tenermi in allenamento e mantenere lo stimolo da blocchista. Come al solito mi diverto e mi motivo molto.

"Re di bastoni", 7a, Chiavolino (BI). Ph. Pietro Tribuzio
 
 
Concludo quindi al meglio l'estate, molto soddisfatta e contenta delle mie realizzazioni e ancor di pù della loro qualità!
Purtroppo metà settembre arriva in fretta, e mi ritrovo a non sfogliare più guide di falesie e blocchi, ma libri e quaderni di scuola. E' l'inizio di una nuova stagione, ed è quindi ora di iniziare gli allenamenti, per poter finalizzare tutti gli obiettivi che mi frullano in testa.
Compatibilmente con il meteo riesco a scalare a Champorcher, in una giornata molto fredda e di gran condizioni. Dopo un riscaldamento lungo a battere i denti, ritorno a provare un bellissimo blocco: Cloé, 7a+, una bellissima linea strapiombante con agganci di punta, tacche...e addominali! Riesco, con tanta soddisfazione, a salirlo al secondo tentativo, dopo le schienate dell'estate precedente.

"Cloé", 7a+. Ph. Pietro Tribuzio
 
E' il momento di andare a provare "può accompagnare solo", un 7b+ molto estetico su un masso in mezzo alla pietraia, aperto da Gabri Moroni. I primi tentativi sono vani, infatti con il metodo originale non mi trovo bene, e cado sempre allo stesso movimento. Provo allora diversamente, e grazie all'aderenza mi accorgo di riuscire a tenere una tacca che pare solo disegnata...riprovo...e passo il duro, ora non resta che ribaltarsi, e con la mia solita infinita fatica riesco a salire in piedi sul masso! Alééé...sono davvero contenta!!!
 

"Può accompagnare solo", 7b+. Ph. Pietro Tribuzio
 

La stagione fredda sarà lunga e gli obiettivi e i sogni sono davvero tanti. Per la prima volta nella mia vita le gare non saranno la priorità, e quindi mi trovo a dover gestire gli allenamenti, i momenti di forma, la stanchezza, ecc... in base a ciò che vorrò fare in ogni momento della stagione. Per adesso nella mia testa ruotano progetti sia nelle nostre zone che in altre, come Chironico, Albenga, Varazze, Finale...vedremo come andrà!...per adesso vi lascio con un piccolo video sugli allenamenti di questo periodo:
 
 

A presto!
 
 
 
 


venerdì 29 agosto 2014

- Conglomerato, storia, e un pizzico di resina -

Tanto per non perdere l'abitudine comincio agosto tornando in Francia, per passare una settimana di scalata e relax nel campeggio di Saint Crepin, vicino a Briancon, rivisitando due falesie che amo molto: Rue des Masques e La Saume (Ceillac).
Comincio bene la settimana portandomi a casa due tiri molto belli che intendevo chiudere: si tratta di "La légende directe", 7c+ e "Le druide en goguette", 7c.
Il primo tiro decido di provarlo flash, con l'aiuto di Pietro che lo aveva già provato. Riesco bene nella prima parte, poi arrivo ad una tacca che Pietro mi dice di accoppiare, provo...provo, ma non trovo abbastanza posto per far stare tutte le dita, e dopo poco cado. Appesa al rinvio guardo bene e mi accorgo che la presa in questione si è rotta per metà, rendendo quasi impossibile l'accoppio...peccato!! Trovo un altro metodo, leggermente più difficile, e riesco a chiudere il tiro al secondo giro.     



Altra storia per "Le druide en goguette", che avevo gia provato una volta lo scorso anno senza successo. Parto senza ricordarmi nulla (strano!), arrivo bene fino al riposo a metà tiro, sghiso un pò e poi riparto per la seconda parte, dove sbagliando un pò di prese, tornando indietro, faticando all'inverosimile, arrivo in catena super soddisfatta! Un tiro bellissimo!    

La seconda destinazione è La Saume, una falesia a mio giudizio stupenda,  a 2100 m di quota in un ambiente bellissimo. Purtroppo, vista l'estate anomala, la temperatura è molto bassa, e come si sta un pò all'ombra le mani diventano di ghiaccio. Decido di provare "God michou", un 7b+ che si snoda in obliquo per 30 metri, seguendo una linea che mi attira molto. La prima parte del tiro è su tacche e banchettoni svasi, segue poi una lama per una decina di metri, per poi avere ancora una sezione un pò dura, finendo poi con ancora due spit su prese generose. Riesco a chiudere il tiro al primo giro, con tanto acciaio negli avambracci.       


 Appena tornata a casa, sono già pronta per scalare, e mi dirigo insieme a Pietro e Niccolò Ceria in Valle dell'Orco, a visitare una zona blocchi molto interessante, caratterizzata dallo storico e famoso masso della "fessura Kosterlitz" e da nuove linee scoperte e salite da Bernd Zangerl. La mattina la dedichiamo alle linee più recenti: i massi sono davvero interessanti, le linee sembrano davvero belle e la roccia molto aggressiva. Provo qualche passaggio ma non riesco a concludere molto, forse a causa dei pochi blocchi che ho fatto ultimamente, ma poco male, c'è ancora il masso storico da visitare!  Provo prima lo spigolo, "Narderlitz", gradata 7a+ sulla guida. Il blocco è molto molto estetico, risale uno spigolo perfetto da tenere di mano destra, con delle tacche da strizzare con la mano sinistra, giusto per mantenere l'equilibrio, e fare un dinamico in cima a prendere il bordo buono...alééé!
  
 E' il momento della famosissima "fessura Kosterlitz", una spaccatura perfetta, gradata 6b, liscia all'interno anche per tutti i tentativi dei salitori e aspiranti salitori. Sperimento la tecnica dell'incastro, ovvero il metodo giusto, ma mi rendo subito conto che non sono in grado, per cui la mia unica possibilità è quella di scalarla in dulfer, i primi tentativi sono vani, è davvero strana, i piedi sono incerti e le mani ancora di più.
Siamo un pò di climber a provarla, quando tutto ad un tratto arriva un signore con il suo furgone, scende, prende le sue vecchie scarpette, niente magnesite, niente paratori, nessuna parola...e parte, un incastro dopo l'altro (anche i piedi!) arriva in cima, con una facilità disarmante!!! complimenti!!! Poco dopo riprovo io, e riesco a passare la parte dura sotto, mi ritrovo a circa 3-4 metri a dover affrontare ancora un passo per arrivare al tanto sospirato bordo, la paura è tanta, gli appoggi "piccoli" e...un pò di tremore...e...bordo! Sono salva!! Sono contenta di aver salito questo passaggio famoso da decenni, non importa del grado o delle ripetizioni, conta aver scalato su un pezzo di Storia, anche se aimè non con l'incastro!      


 Eccomi a Gressoney, nell'annuale contest tracciato da Alberto Gnerro. Ho deciso di prender parte a questa gara, per scalare insieme ai tanti amici, per divertirmi sui blocchi, e perchè no...magari vincere anche qualcosa.
Il pomeriggio prendo parte alle qualifiche, che si svolgono su 24 blocchi di ogni difficoltà, su tacche, svasi, volumi, e zanche! Riesco bene in questo turno classificandomi prima, seguita da Federica Mingolla e Carola Calabrese.
Dopo una leggera mangiata è il momento delle finali: la ricognizione mi mostra un blocco che sembra molto bello, con movimenti fisici in strapiombo, per finire con una parte tecnica su prese piccole. E' il momento di iniziare, prima di me ci sono Carola e Federica, poi è il mio momento, sono carica, e come stacco i piedi da terra comincia la lotta per il top: tiro, stringo i denti, strizzo, e riesco ad arrivare al top al primo giro...sono carica!!    


 Anche Federica ha chiuso il blocco flash, e quindi bisogna fare lo spareggio su un secondo blocco. In ricognizione capisco subito che non è tanto il mio blocco: partenza di equilibrio su un volume, altrettanto equilibrio e delicatezza per arrivare ad un altro volume, lancio e poi movimenti fisici fino al top. I primi due giri non mi trovo bene, arrivo al lancio, ma non trovo la coordinazione giusta per afferrare la presa successiva. So che Federica è arrivata più su di me, per cui se voglio vincere devo fare meglio di lei, e ho solo più un tentativo a mia disposizione: riparto, equilibrio...delicatezza...e sono al lancio, sento il pubblico che fa il tifo e mi carico ancora di piu! ...lancio, e stavolta tengo la presa...ora mancano solo due prese al top...vado all'ultima, un buco svaso da accoppiare pinzando...riesco ad accoppiarlo, punto i piedi...e vado verso il top...lo tocco, ma la mano stricia la presa e non lo tiene...cavolo!!
Ho comunque fatto meglio di Federica, e per questo sono prima, ho vinto il contest! Sono davvero contenta, mi sono divertita, ho scalato tanto, e sono anche riuscita a guadagnarmi qualcosa!

Agosto sta finendo, e per concluderlo al meglio mi concedo qualche giorno di mare, per un pò di sano riposo e relax insieme a Pietro, per poi tornare più carica che mai, pronta ad una nuova stagione!!!   

Ciao a tutti!! A presto


 

lunedì 28 luglio 2014

- Racing in the street: il mio primo 8b -


Sto di nuovo viaggiando verso la Francia in compagnia di Pietro, direzione Rue des masques. Un mesetto fa mi ero trovata a mio agio su quel tipo di roccia molto particolare, il conglomerato, per cui questa volta ho deciso di alzare un pò il tiro e concentrarmi su "Racing in the street", 8b, un tiro non troppo lungo di forza/resistenza.

13 Luglio:
Arriviamo in falesia con un'ottima temperatura, tuttavia i giorni precendenti deve aver piovuto parecchio, e già nei tiri di riscaldamento troviamo molti buchi bagnati o umidi. Guardo bene il mio tiro, cerco di capirci qualcosa e faccio un primo giro di ricognizione e pulizia. Mi sembra di capire subito i singoli, tuttavia mi sento insicura nei moschettonaggi, complice anche l'umidità della roccia. Provo un secondo tentativo, ma mi ritrovo nella stessa situazione, difficoltà a moschettonare.
Per oggi va bene così, conservo la pelle e penso ai prossimi giorni.

14 Luglio:
Oggi la situazione è gia migliore, il leggero vento della notte sembra aver tolto un pò di umidità, per cui parto subito motivata per risolvere i problemi del giorno prima. Nel primo giro mi concentro per risolvere la sezione bassa con il moschettonaggio difficile, e riesco, facendo due resting fino in catena. Nel secondo giro miglioro ancora, ma non basta, c'è ancora il moschettonaggio quasi in cima che non capisco e mi ruba tante energie, per cui perdo un pò di fiducia, dato che mi sembra ancora difficile mettere tutto insieme. Tuttavia fisicamente mi sento bene, un pò stanca, ma molto reattiva e carica.

15 Luglio:
Ore 2.00 di notte: Pietro mi dice che non sta tanto bene, e anche io mi rendo conto che non riesco a dormire bene. Probabilmente abbiamo mangiato qualcosa che non dovevamo oppure abbiamo preso un colpo di freddo. Passiamo la notte a fissare il vuoto riuscendo a dormire in tutto un'oretta, per cui la mattina la decisione è una sola: giornata di relax, non c'è altra soluzione.
Andiamo a fare due passi in cima alla vallata di Ailefroide, un luogo bellissimo sovrastato da pareti di granito, con in cima la lingua di ghiaggio del Glacier Blanche, veramente spettacolare!
A cena un'ottima pasta in bianco, e poi una lunga dormita, in previsione dell'ultima giornata di scalata.

 

16 Luglio:
Scendiamo presto in falesia, un riscaldamento veloce e sono pronta per il mio tiro. Le condizioni sembrano molto buone!! Arrivo al primo moschettonaggio duro, lo moschettono con precisione millimetrica e mi sento subito bene, proseguo nel tiro, non sbaglio niente fino all'ultima sequenza dura, cerco di passare la corda in un rinvio che avevo precedentemente allungato, ma spreco un sacco di energie, e alla chiusura successiva manco la presa...tentativo fallito. Scendo comunque soddisfatta perchè per la prima volta ho la certezza di poterlo chiudere!!!!
Mi riposo bene e riparto, per la seconda volta tutto bene, ma di nuovo non ho abbastanza energia per concludere bene l'ultima sequenza.
Decido di fare l'ultimo tentativo, sto ferma un pò e intanto faccio sicura a Pietro che finalmente chiude il suo progetto, e forse questo mi da ancora più carica.
Sono pronta, questo sarà l'ultima chance della vacanza, parto decisa, scalo veloce la prima parte, riesco a essere precisa ed efficace e mi ritrovo nell'ultima sezione con gli avambracci gonfi di acido lattico. Come avevo deciso precedentemente, salto il moschettonaggio, per passarlo poi dopo i movimenti duri, con l'unico rischio di cadere un pò di piu!! La decisione è giusta, e, rischiando di cadere ad ogni presa, sono al riposo...non ci posso credere! Cerco ogni possibile posizione per sghisare gli avambracci, che impiegano quasi 4 minuti a ritrovare una "semi-normalità", a quel punto seguo le ultime prese... e... SONO IN CATENA!! Incredibile, ho chiuso il mio primo 8b,so bene che il grado non è la cosa principale, ma è comunque un punto fondamentale per capire quanto si sposta il proprio limite in là...sempre più in là; le emozioni che provo sono inspiegabili, ma sono certa che racchiudono tutto ciò che io vedo nell'arrampicata...il mio mondo!!!
 
Ecco qui il mio video:
 

Ora sono qui seduta davanti al computer che scrivo, ma nella mia testa ronzano gia nuovi progetti, nuovi posti da visitare, nuove esperienze...e tanta tanta voglia di scalare!!


venerdì 11 luglio 2014

- Due week-end da urlo -


Gressoney, settore "Benedizione", estate 2013.
Dopo un anno di allenamenti molto "particolari", mi ritrovo in una "strana" forma fisica, nuova per me. Ricordo di aver deciso di provare due tiri: "Giardini di marzo", 7c+, e "Thunder road", 7c. Consapevole della severità della falesia comincio a provarli: dedico circa una decina di tentativi al primo tiro scelto, 25 metri strapiombanti di pura resistenza con una sezione un pò più dura negli ultimi due spit. La resistenza non manca, ma quando si tratta di affrontare i passaggi intensi sotto la catena con l'acciaio nelle braccia tutto sembra impossibile, e mi ritrovo ogni volta a volare per diversi metri...delusa della mia prestazione. Risultato simile per "Thunder road", forse uno dei tiri più belli che io abbia mai provato. Si snoda per 32 metri su un muro strapiombante con una sezione iniziale su buone prese, passando poi per la sezione chiave del tiro, un traverso di circa 10 movimenti su piccole tacche e verticali di difficile impostazione e con piedi precari, per poi terminare con ancora 20 metri di intensa resistenza. I miei tentativi sono vani, ogni volta non sento bene le prese del traverso, mi manca lo stimolo che ho sempre avuto, e la testa non va...non va...




Gressoney, settore "Benedizione", estate 2014.
14 Giugno. E' trascorso un anno, cammino in mezzo al bosco, su per il ripido sentiero verso la falesia, non ho aspettative, la mia testa è serena, tranquilla e pensa solo a dare il massimo.

Ph. Pietro Tribuzio
 

La solita marciata sotto la cascata, un buon riscaldamento e la difficile decisione di che tiro provare. La scelta ricade su "Thunder road": Faccio un giro di ripasso e pulizia, e mi rivengono in mente le sensazioni negative dell'anno precedente. Dopo un buon riposo mi lego, ripasso i movimenti, mi rilasso, e parto, con la testa libera e pronta ad affrontare una dura lotta. Scalo abbastanza male i primi metri, mi sento statica e un pò incerta, ma arrivo comunque al primo riposo; da qui parte il traverso chiave del tiro...arcuo le prime tacche e inaspettatamento le sento buone, i piedi trovano con sicurezza gli appoggi e in un attimo, con immensa sorpresa, sono fuori dal traverso al riposo.
Sghiso, respiro, e parto. Mancano ancora 20 metri e sento gia gli avambracci che si riempiono, ma tengo duro, cerco di sfruttare ogni possibile riposo; ancora un tetto e poi la catena non è tanto distante...non ce la faccio più, ad ogni movimento mi sembra di venir giu, ma tengo duro...tengo duro...e clik, catena moschettonata, e tiro chiuso...libero un urlo di felicità!!!!
Tirando le somme, e ascoltando altri pareri, mi rendo conto che il grado di questo tiro è sicuramente 8a, ma ciò che conta davvero è aver ritrovato le sensazioni e la forma che da tanto non sentivo su roccia.
 



                                                              "Thunder road" 7c, Ph. Pietro Tribuzio


5 Luglio. Rieccomi per chiudere i conti con "Giardini di marzo". Stranamente la falesia è affollata, aspetto un pò per il riscaldamento, dopo di che monto il tiro e lo pulisco. Come già era successo la scorsa volta non parto benissimo, ma man mano che salgo mi sento bene, riesco a tenere l'acido lattico sotto controllo e arrivo nella parte più dura con ancora energie; riesco nel dinamico, spallo, accoppio, tiro le ultime due tacche e sono in catena! Alèèè!
Sono davvero soddisfatta, l'anno di allenamento duro sta dando i suoi frutti!!
 
"Giardini di marzo" 7c+, Ph. Pietro Tribuzio (Estate 2013)
 




 

martedì 3 giugno 2014

01/05/14 Rue des Masques

Questo weekend in compagnia del mio fidanzato Pietro, siamo andati a scalare a Rue des Masques in Francia. Devo dire che torno a casa molto soddisfatta visto il tempo limitato per che abbiamo avuto per scalare, ho chiuso "Carosses et citrouilles"8a e "La tyrannie des bébés grimpeurs" un altro 8a, ma anche un bel 7c al secondo giro "La truite". Adesso si finisce la scuola e dopo uno stage di fisioterapia, ROCCIA a go  go!!!!!!!!!

mercoledì 7 maggio 2014

Melloblocco 2014

Ho partecipato al Melloblocco 2014 i giorni 1-2-3-4 maggio al quale non ero mai stata e devo dire che è una manifestazione spettacolare,piena di gente e soprattutto...PIENA DI BLOCCHI FANTASTICI.
bistecca 7b
Io e il mio ragazzo Pietro siamo arrivati giovedì mattina con una voglia tremenda di sentire la roccia e dopo aver scaricato le valigie in albergo siamo andati all'attacco! Subito dopo l'iscrizione ci siamo incontrati con una mia cara amica, Giorgia Tesio, e ci siamo diretti al blocco "La vaca muerta" 7a e al mio secondo tentativo sono riuscita a salirlo. Dopo di che, ci siamo spostati a provarne un'altro di nome "La bistecca" 7b, e anche questo l'ho risolto al secondo tentativo, e devo dire che questo è stato il più spettacolare di tutti...davvero bellissimo.
 Come terzo blocco abbiamo provato "Jhonny cash" 7b, un traverso su piatti per poi uscire in verticale che mi ha fatto tribulare un pò ,ma dopo pochi giri ce l'ho fatta! Come ultimo blocco della giornata "Green woman",un bel 7a dolorosissimo...con una roccia tagliente che per fortuna sono riuscita a fare flash tenendomi un pò di pelle per gli altri giorni.




Purtroppo il risveglio del venerdì non è stato dei migliori...c'erano delle brutte nuvolette che portavano acqua e pensavamo di non riuscire a scalare,ma malgrado tutto abbiamo preso i nostri pad  e, grazie all'organizzazione che aveva coperto alcuni blocchi, io e Giorgia, abbiamo potuto provare "Green man", un blocco gara degli uomini, ma era troppo duro per noi, e dopo un po di giri per tenere lo stimolo alto per i  giorni successivi abbiamo rinunciato e detto  <STOP per oggi basta> anche per tenere un po' di pelle per gli ultimi due giorni .
 
Il terzo giorno siamo andati a provare "Fuori tra le stelle" 7b+ e al primo impatto pensavamo di non riuscire a farlo, ma alla fine lottando ce l'abbiamo fatta. Chiuso questo ci siamo diretti al blocco " The next day" 7b+ e purtroppo ha vinto lui...io ero un po senza pelle e dovevo stringere una pinzatina, che faceva malissimo, per andare a una buona ma non riuscivo, mentre Giorgia è riuscita nell'impresa e ha vinto lei. Con questo non mi sono scoraggiata e subito dopo ho chiuso "Cambia ala" 7a flash per concludere la giornata.














Quarto e ultimo giorno,siamo andati al settore Bagni a provare "Long nights" 7c+, ma mi sono resa conto che dopo 3 giorni intensi non sarei mai riuscita a chiuderlo, allora con Pietro siamo andati a scalare su blocchi più facili per rilassarci un po' e goderci ancora un'ultima volta il panorama che ci ha offerto la bellissima Val Masino .






La chiusura del mio Melloblocco si è conclusa alla grande arrivando al terzo posto e ottenendo anche qualche soldo,ma la mia vittoria più grande è stata superare la paura dei blocchi alti e chiuderne 6 su 9.





martedì 14 gennaio 2014

Vacanze di Natale

Ciao amici, ecco qua attivo anche il mio nuovo Blog e comincio con il resoconto delle vacanze Natalizie passate a scalare in Liguria, nella zona boulder di Varazze, nel settore Alveare a Finale e dintorni. In questi giorni di vacanza che poi sono stati solo quattro, in compagnia del mio fidanzato abbiamo cercato di provare alcuni tiri anche se bagnati e se da un lato non siamo riusciti a risolvere un bel niente, dall'altro campo ci siamo divertiti un sacco. Siamo poi andati a provare dei blocchi a Varazze visto che con la corda i risultati non erano quelli sperati e qui mi sono tolta qualche soddisfazione come aver risolto "Il tempo delle favole"7b, un bel blocco fisico e altri li vicino.






 Adesso non mi resta che aspettare qualche weekend libero per poter magari tornare e aprire qualche altro cantiere.